Con l’avvicinarsi della conclusione di un anno scolastico che difficilmente riusciremo a dimenticare (e le sorprese potrebbero ancora non essere finite!) ci si deve apprestare alla conclusione dell’anno di prova dei numerosi Dirigenti scolastici immessi nei ruoli della Lombardia con il primo settembre 2019.
È stato pubblicato, in data 16 ottobre 2019 il D.M. n. 956 [ALL. 1], contenente “Disposizioni concernenti il periodo di formazione e di prova della dirigenza scolastica”.
Il 27 novembre 2019 è stata diramata la Nota n. 48961 [ALL. 2], avente per oggetto “D.M. 956/2016 – Linee operative per la formazione dei dirigenti scolastici neoassunti a.s.2019-2020. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative.”.
Il 10 febbraio 2020 è stata inoltre diramata la Nota n. 2689 [ALL. 3], avente per oggetto “D.M. 956/2019 – Dirigenti scolastici neo-assunti. Criteri e modalità per la valutazione e la documentazione del periodo di formazione di prova”.
Per completezza d’informazione va aggiunto che l’USR Lombardia soltanto in data 3 aprile 2020 ha pubblicato il Decreto n. 288 (a firma del Capo Dipartimento del M.I.), relativo all’assegnazione ai dirigenti scolastici neo-assunti dei rispettivi tutor, come previsto fin dall’ottobre precedente dal D.M. 956/2019. Mentre come ANP Lombardia abbiano provveduto ad assegnare ai neo-dirigenti soci un mentor ANP fin dai primi mesi dell’anno scolastico.
In merito alla formazione dei nuovi dirigenti l’USR Lombardia ha diramato una ricca serie di Circolari, che vanno, tra annullamenti e riprogrammazioni, dalla n. 19802 del 18 settembre 2019 su su fino all’ultima n. 8588 del 29 aprile 2020. In meriti agli obblighi formativi ricordiamo che le ore di formazione devono assommare a 50 (gestibili autonomamente in rapporto alle iniziative assunte dall’USR, nel senso che le 50 ore possono essere esaurite attraverso la partecipazione ai corsi predisposti dall’amministrazione, oppure possono essere completate con attività di autoformazione, fino ad un massimo di 25 ore di ore di auto-aggiornamento, per il quale valgono i corsi organizzati da enti accreditati come DIRSCUOLA). Altre 25 ore vanno destinate, compatibilmente con l’attuale situazione al lavoro di counseling con il tutor.
Il dato di fondo, che è impossibile non rilevare, è costituito dalla mancanza di un intervento di carattere normativo nazionale che abbia preso atto dello sconvolgimento della situazione provocato dal diffondersi del contagio pandemico ed abbia radicalmente rimodellato la struttura organizzativa dell’anno di prova. Evidentemente il ministero è stato risucchiato dalla situazione di emergenza e da altre priorità, ma sta di fatto che la procedura, per come è stata immaginata e definita, è risultata completamente sfasata rispetto alla chiusura delle scuole e poi alla sospensione prolungata dell’attività didattica in presenza.
Quello proposto dal M.I. è nei fatti un procedimento di valutazione ispirato ad una logica di adempimento burocratico, mentre sarebbe stato opportuno che si basasse sull’azione di accompagnamento esperto e di supervisione sul campo che il tutor avrebbe dovuto assicurare. Seguendo la stessa logica del sistema di valutazione dei Dirigenti scolastici, miseramente fallito, si è insistito nel chiedere ai neo-dirigenti un lavoro di auto-riflessione e di rendicontazione sulle azioni dirigenziali messe in campo in quattro ambiti di competenze professionali, presupponendo erroneamente che le stesse potessero ritenersi già acquisite e ignorando che le condizioni di lavoro fossero state terremotate dalla diffusione del Covid 19. Sorprende soprattutto che la griglia di valutazione riportata nella piattaforma non tenga per nulla conto che da febbraio il lavoro dei dirigenti scolastici è stato travolto dall’emergenza e dai continui, e a volte contraddittori, aggiustamenti di tiro. Mentre sarebbe stato giusto ed opportuno partire proprio dalla loro capacità di affrontare una situazione straordinaria e di trovare le strategie più idonee per tenere attivo il canale formativo della scuola.
Sarà dunque tutt’altro che agevole per i nuovi colleghi rendicontare il lavoro svolto in questi terribili mesi in cui tutta la scuola si è dovuta inventare ex-abrupto un’attività educativo-didattica da remoto, mettendo in campo un totale ripensamento della relazione educativa e delle metodologie didattiche. Per questo motivo ANP Lombardia, grazie al contributo prezioso di quattro nostri colleghi esperti, ha deciso di mettere a disposizione dei nuovi dirigenti e dei loro tutor dei materiali che possano orientare il loro lavoro e l’azione di rendicontazione finale. I materiali sono costituiti da una presentazione [ALL. 4], da un documento centrale dedicato alla leadership [ALL. 5] e da due documenti di approfondimento, sull’innovazione [ALL. 6] e sugli apprendimenti [ALL. 7].
I documenti costituiscono, quindi, una traccia e un repertorio per il lavoro di rendicontazione che sarà finalizzato alla verifica di quattro specifiche aree di competenza:
- possesso ed esercizio delle competenze gestionali ed organizzative finalizzate alla correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione dirigenziale;
- possesso ed esercizio delle competenze per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane;
- possesso ed esercizio delle competenze concernenti i rapporti con la comunità scolastica, il territorio ed i referenti istituzionali;
- possesso ed esercizio delle competenze concernenti l’analisi della realtà scolastica in cui si opera, nonché della progettazione delle iniziative volte al suo miglioramento.
I materiali sono riservati ai soci e dovranno necessariamente essere adattati e usati in rapporto alle esigenze di ogni singolo collega e ai dati di contesto.
Buon lavoro ai colleghi che terminano l’anno di prova e ai loro tutor